Come si può diventare un programmatore? Quale “linguaggio” è meglio studiare? Quali studi bisogna aver fatto?
Chiariamo subito un concetto: per fare il programmatore non è necessario avere alcun titolo di studio. Se da un lato è vero questo, è anche vero come in ogni cosa, che avere una formazione specifica aiuta a fare bene il proprio lavoro.
In Italia esistono scuole medie superiori con indirizzo “informatico”, come alcuni licei o direttamente votate ad insegnare i rudimenti della programmazione. A livello universitario esiste sia la facoltà di Informatica che quella di Ingegneria Informatica. Mentre però possiamo serenamente dire che la preparazione della scuole medie superiori è più che altro una “infarinatura”, quella di valore universitario è forse eccessivamente “olistica”, almeno dal punto di vista di chi scrive. Si può diventare un ottimom programmatore anche senza studi specifici, ma questi studi indubbiamente aiutano ad acquisire quella “forma mentis” che fa la differenza tra uno “scrittore di codice” e un programmatore vero e proprio che sa, partendo dalla esigenze pratiche creare un programma che le soddisfi.
La formazione universitaria di cui abbiamo parlato sopra comprende anche strumenti avanzati di matematica, geometria e fisica: cose non sempre utili ad un programmatore. L’alternativa alla formazione universitaria può quindi essere quella di investire gli anni di studio facendo pratica. L’informatica è uno di quei campi in cui ancora oggi bisogna fare la gavetta: imparare da chi sta nel settore da più tempo, capire come si lavora prativamente e quali sono le procedure da mettere in atto prima di iniziare a lavorare.
Programmare è come progettare una casa: per farlo non è necessario essere una architetto, ma esserlo male non fa.
Dovendo scegliere un linguaggio di programmazione in cui specializzarsi, quello attualmente più in uso è il PHP: anche perché parlare oggi di programmazione significa parlare di programmazione web based. La maggioranza dei progetti oggi infatti richiedono di sfruttare le potenzialità della rete a cui oramai tutti si stanno abituando; non è più pensabile realizzare un programma che non sfrutti il web. Il PHP ha degli indubbi vantaggi rispetto a molti altri sistemi: è gratuito, si interfaccia perfettamente con Mysql (la tecnologia standard per l’immagazzinamento di dati), i server che occorrono per pubblicare codice php non hanno costi di licenza da sostenere.
Una caratteristica fondamentale che un programmatore deve avere è al continua curiosità che lo porta ad aggiornarsi in modo costante: quello della programmazione è un settore in continuo movimento e evoluzione e non si può prescindere dalla formazione continua.