Fare un esposto a Banca d’Italia è oggi una possibilità concreta per far sentire la propria voce quando si riscontrano comportamenti irregolari o pratiche scorrette da parte degli intermediari finanziari e delle banche. Questa procedura non serve a richiedere consulenza, un parere o un’interpretazione normativa, ma si configura come un canale di ascolto fondamentale che contribuisce alla tutela dei clienti, favorisce l’intervento tempestivo e corretto, e arricchisce le informazioni utili all’azione di vigilanza della Banca d’Italia. In un contesto in cui il dialogo tra istituzioni e utenti è sempre più centrale, presentare un esposto rappresenta non solo una possibilità per segnalare eventuali lacune, ma anche un invito a rivedere e migliorare certi aspetti della normativa, aumentando in tal modo la conoscenza e la consapevolezza degli utenti dei servizi bancari e finanziari.
Cosa rappresenta l’esposto e il suo valore
L’esposto è una comunicazione scritta che qualsiasi cliente o soggetto interessato può inviare a Banca d’Italia per segnalare comportamenti che ritiene irregolari o scorretti, oppure per evidenziare errori nelle informazioni registrate in Centrale dei Rischi e nella Centrale di Allarme Interbancaria. Quando un utente invia un esposto, non intende necessariamente avviare un procedimento amministrativo, ma piuttosto fornire alla Banca d’Italia elementi e indicazioni che possano essere utili nell’azione di intervento, sia per proteggere i clienti sia per migliorare la regolamentazione del settore. Le informazioni raccolte attraverso gli esposti, infatti, consentono di intercettare esigenze specifiche di protezione e di delineare criticità che, se non affrontate, potrebbero compromettere la trasparenza e l’efficienza dell’intero sistema bancario e finanziario. Questo canale di ascolto diventa, quindi, un prezioso strumento non solo per il singolo cliente, ma per il benessere collettivo del settore, contribuendo in modo significativo all’azione di vigilanza e alla promozione di iniziative di educazione finanziaria.
I soggetti che possono presentare un esposto
Nel panorama degli esposti, il cliente di una banca o di un altro intermediario finanziario riveste un ruolo centrale. Chi utilizza servizi bancari e finanziari e ritiene di aver subito un comportamento scorretto o irregolare, così come chi ritiene che le informazioni registrate nelle centrali di rischio siano inesatte, ha il diritto di inviare un esposto. Questa possibilità viene estesa anche ad altri soggetti interessati, e a partire dall’8 marzo 2025, con il recepimento della Direttiva 2021/2167, anche i debitori aventi finanziamenti classificati come crediti in sofferenza ceduti a terzi potranno presentare esposti relativi agli acquirenti, ai gestori del credito e ai soggetti cui questi hanno esternalizzato funzioni aziendali. In questo modo, Banca d’Italia assicura che ogni aspetto critico venga monitorato e che il dialogo con le associazioni dei consumatori e con tutti gli utenti che si affidano al sistema finanziario rimanga costante e trasparente.
Come presentare un esposto a Banca d’Italia
Il canale preferenziale e più semplice per inviare un esposto è rappresentato dalla piattaforma “Servizi Online” messa a disposizione sul sito ufficiale della Banca d’Italia. Attraverso questo servizio, il cittadino può selezionare il box apposito “Presenta un esposto” e seguire le indicazioni passo dopo passo, in maniera semplice, sicura e veloce, anche utilizzando il proprio smartphone, tablet o computer. Una volta scelto il canale online, il processo inizia con la compilazione di un modulo digitale che richiede di indicare chiaramente l’intermediario o gli intermediari coinvolti, nonché di ricostruire in forma sintetica, chiara e circostanziata, il comportamento considerato irregolare o scorretto e le relative richieste. La piattaforma è stata progettata in modo da guidare l’utente attraverso ogni fase, garantendo la raccolta di tutti gli elementi essenziali necessari al trattamento della segnalazione. La procedura prevede anche la possibilità di identificarsi tramite SPID, CIE, firma elettronica certificata o, in alternativa, utilizzando una casella di posta elettronica certificata accompagnata da una copia leggibile di un documento di identità valido. Questo sistema flessibile è studiato per facilitare l’accesso al servizio e rendere ogni esposto formulato il più completo possibile.
Per coloro che non decidono di utilizzare la piattaforma online, esistono alternative come l’invio tramite e-mail, posta ordinaria o fax, oppure la consegna a mano presso una delle Filiali della Banca d’Italia. In tali circostanze, il richiedente deve assicurarsi che l’esposto venga presentato alla Filiale della Banca d’Italia insediata nel territorio in cui l’intermediario ha la direzione generale, un’informazione facilmente reperibile consultando gli albi e gli elenchi degli intermediari vigilati. È importante notare che la Banca d’Italia non considera esposti quelli inviati come richieste di dati, informazioni, consulenza o quesiti normativi; l’obiettivo dell’esposto è di raccogliere segnalazioni relative a comportamenti scorretti o irregolari e a inesattezze nelle registrazioni, e non di fornire interpretazioni o pareri.
Cosa accade dopo l’invio dell’esposto
Una volta che l’esposto è stato inoltrato, la Banca d’Italia avvia un processo di gestione che ha lo scopo di esaminare accuratamente quanto segnalato. Nella maggior parte dei casi, il documento viene trasmesso all’intermediario coinvolto, invitandolo a prendere visione della segnalazione e a rispondere al cliente. Questo passaggio contribuisce a favorire un dialogo diretto tra le parti e a chiarire eventuali malintesi, offrendo in tal modo una risposta concreta alle problematiche sollevate. In alternativa, qualora la Banca d’Italia ritenga che l’esposto non rientri nelle proprie competenze, lo trasmette all’Autorità o all’Organismo competente, fornendo al cittadino tutte le indicazioni necessarie per procedere eventualmente direttamente con tali entità. La gestione degli esposti avviene nel rispetto della normativa vigente e rappresenta uno strumento importante per l’azione di vigilanza, nonché per la raccolta di dati utili a migliorare la regolamentazione e la trasparenza del sistema bancario.
La Banca d’Italia, infatti, non interviene direttamente nei rapporti contrattuali tra intermediario e cliente, né si esprime sulle decisioni imprenditoriali dei singoli operatori. Tuttavia, il resoconto generale degli esposti, inclusa l’analisi statistica delle problematiche riscontrate, viene presentato nella Relazione sulla gestione e sulle attività della Banca d’Italia, mentre un’informativa più dettagliata riguarda gli esposti specificamente relativi a comportamenti scorretti, informazioni errate nelle centrali di rischio o nella centrale di allarme interbancaria. Queste relazioni, rese pubbliche, offrono al cittadino una trasparenza totale sul funzionamento dei meccanismi di tutela e sul modo in cui vengono gestite le segnalazioni, contribuendo a rafforzare la fiducia nel sistema finanziario.
Cosa la Banca d’Italia non può fare
È importante chiarire che, sebbene la Banca d’Italia si occupi di gestire ed analizzare gli esposti ricevuti, essa non interviene direttamente in merito ai rapporti contrattuali tra intermediario e cliente, né si sostituisce ad altre autorità competenti in materia. Per questo motivo, la Banca d’Italia non fornisce soluzioni o decisioni specifiche sulle questioni contrattuali o sulle valutazioni relative alla concessione di credito, strumenti che rientrano nella sfera dell’autonomia imprenditoriale degli intermediari stessi. Inoltre, non vengono resi noti al singolo cliente gli esiti delle azioni di vigilanza o degli approfondimenti condotti sugli intermediari, poiché tali informazioni sono considerate riservate o di natura collettiva. L’istituto non prende in considerazione esposti ripetitivi che trattino lo stesso caso senza presentare novità sostanziali e non risponde agli esposti che riguardano quesiti già indirizzati all’Autorità giudiziaria.
Le strutture interne e il coordinamento dell’attività
Il coordinamento dell’attività di gestione degli esposti all’interno della Banca d’Italia è affidato a specifiche strutture che si occupano rispettivamente della tutela individuale dei clienti, degli strumenti e dei servizi di pagamento al dettaglio, nonché delle rilevazioni ed elaborazioni statistiche. Ciascuna di queste unità svolge un ruolo fondamentale nel monitorare e nell’analisi delle segnalazioni, garantendo così un ascolto continuo delle esigenze e delle problematiche sollevate dalla clientela. Il costante dialogo che la Banca d’Italia intrattiene con le associazioni dei consumatori aderenti al CNCU rappresenta un ulteriore strumento di monitoraggio, permettendo all’istituto di raccogliere suggerimenti, criticità e proposte che possono contribuire a migliorare la regolamentazione del settore e a promuovere azioni di educazione finanziaria. In questo modo, la presentazione di un esposto non solo tutela il singolo consumatore, ma alimenta una spirale di feedback che potrebbe portare a innovazioni e a interventi normativi in grado di elevare il livello di protezione per tutti.